Il Trionfo Di Ovidio

Primo commento
Interpretazione impossibile senza una guida! ( non lo ha detto Michele, ma è un mio pensiero, nella " spiegazione" di questo quadro è come se a ogni parola togliesse polvere dal quadro e noi potessimo vedere cose prima celate o sfuocate) in realtà mi ricordo ogni singola parola ma per sintesi cerco di stringere. Quadro ricco di dettagli per cominciare le due figure principali Venere dea dell'amore e dei sensi e Ovidio che rappresenta invece l'amore più controllato. Non ricordo i tratti somatici di quale poeta o altro personaggio del tempo sono ( ecco qualcosa non ricordo!) gli amorini intenti a giocare in ordine i due in primo piano giocano ad un gioco del tempo che si faceva con il bracciale che possiamo vedere in quello di sinistra, utilizzano come palla la Terra. Gli amorini vicino a Venere stanno affilando le punte delle frecce e utilizzano come lubrificante anziché l'acqua il latte che sgorga dal seno di Venere. In secondo piano una coppia indica un cuore appeso su un ramo, mentre gli altri due raccolgono saette infuocate dal cielo e le trattengono nella torcia che hanno in mano. Dietro ad un albero dipinto dello stesso colore del drappo e poco visibile se non indicato si cela un satiro. Il quadro rappresenta le due facce dell'amore, quella impulsiva e comandata dai sensi e quella invece comandata dalla ragione. In agguato il satiro indica che quando la ragione cede o si distrae prende il sopravvento la passione. Se non ricordo male fa riferimento a un episodio della vita o del pittore o di un suo amico.

Secondo commento
Ricchezza di immagini, delle ambientazioni, degli oggetti presenti e di personaggi con le diverse espressioni ed emozioni, mi ha colpito la soggettivita' delle interpretazioni .

Terzo commento
La sensazione che ho avuto da questo quadro è stata di serenità e di gioia. Una gioia raffigurata dagli amorini che giocano. Michele, ci ha spiegato i vari componenti: la palla con cui giocano gli amorini potrebbe essere la terra, sembrerebbe che il destino degli uomini fosse in mano agli amorini; la donna distesa è Venere, quindi l’amore; ma tutto diventa razionale e controllato dalla raffigurazione del poeta Ovidio. Un particolare che mi è rimasto impresso sono gli amorini vicino a Venere che con un fiotto di latte, che viene fatto fuoriesce dal seno della dea, bagnano le frecce con cui colpiranno gli uomini per farli innamorare.

Quarto commento (non ha partecipato alla visita)
Rispetto ai quadri finora osservati, questo quadro è ricco di particolari, sia in primo piano che sullo sfondo. La scena è ambientata di notte in una campagna. Sono presenti 2 figure "adulte", Ovidio e Venere, e molti Amorini, impegnati in varie attività. Il quadro mette in evidenza 2 rappresentazioni contrapposte dell'amore: quello passionale di Venere e quello più controllato di Ovidio.
Venere si trova sulla destra del quadro, sdraiata e seminuda: un Amorino le fa uscire il latte dal seno, mentre un altro bagna una punta di freccia con tale latte. Poco sotto 2 colombi tubano. Alla destra di Venere c'è Ovidio, appoggiato con il gomito su una pila di libri, e tiene con l'altra mano una corona di piante (sembra alloro). Dietro ci sono 2 Amorini: uno girato di spalle, che osserva il cielo da cui cadono delle saette, mentre quello vicino sembra raccoglierle (tiene una torcia con la mano sinistra). Altri 2 Amorini si trovano accanto ai primi 2 e sono impegnati ad osservare un cuore su un ramo sopra a loro; uno dei 2 punta una freccia in quella direzione con il suo arco e ha lungo il fianco una faretra. Infine ci sono 2 Amorini in primo piano sul lato sinistro. Uno è seduto in terra, intento con un oggetto in mano (sembrerebbe un fiocco); è seduto su delle vesti bianche e accanto ha una faretra piena ed un arco adagiati su una veste dorata. L'altro è in piedi e sembra giocare con una palla, che in realtà è la Terra. La sua mano destra e parte del braccio sono infilati in un oggetto dorato che mi ricorda un misto tra un bracciale e una pigna. Dietro di lui, sullo sfondo, vicino agli alberi, è presente un ultimo Amorino: sembra cavalcare qualcosa, ma è sfocato.
Sulla destra, tra gli alberi, dietro Ovidio e Venere c'è un drappo marrone; vicino a questo, in un angolo proprio sopra a Venere, si vede una figura simile ad una divinità del bosco o ad un diavoletto.

Quinto commento
Questo quadro è denso di dettagli e interpretazioni. I personaggi presenti sono Ovidio, seduto con accanto dei libri, Venere, sdraiata e dormiente, e una serie di putti che compiono varie attività. Due dei putti presenti indossano il tipico manicotto dell'epoca che serviva per giocare utilizzando come palla il globo terrestre, altri putti raccolgono saette infuocate provenienti dal cielo, altri ancora, nell'angolo a destra, affilano delle saette utilizzando come liquido il latte che sgorga dal seno della Venere dormiente. Ci sono poi due putti che indicano un cuore appeso su di un ramo mentre alle spalle di tutto, vicino ad un drappo, se si osserva bene, si puo' scorgere la figura di un satiro. Il quadro rappresenta i diversi aspetti dell'amore ovvero impulsivo, ragionato e anche illusorio per certi versi mentre la figura del satiro indica che quando la ragione si distrae è la passione a prendere il sopravvento.

Sesto commento
la donna sulla destra se,Bra sfinita, dopo un atto d'amore, i putti intorno a lei esprimono gioia ed amore in modo diverso. 2 giocano a palla a con la terra, 2 lanciano frecce, uno prende il latte… Ovidio e' circondato dalla spensieratezza. In alto a sinistra si intravede un cuore rosso sull'albero

Settimo commento
Su questo quadro ci siamo soffermati per analizzare l’interpretazione “impulsiva” (a primo sguardo) e quella che si ricava osservando ogni dettaglio. Le scene del quadro sono più d’una, il poeta Ovidio, il poeta dell’amore seduto con il braccio poggiato sui suoi libri, al centro della scena. Intorno a lui ci sono degli “amorini” che sono impegnati in diverse attività: alcuni giocano ad un gioco tipico dell’epoca del pittore, lanciandosi la Terra come fosse una palla, altri sono intenti a lanciare le loro frecce contri un cuore sospeso. Dietro di loro il cielo è scuro e si vedono dei lampi (ora qui mi verrebbe da dire che c’è il Vesuvio in secondo pia….ma la memoria non mi assiste!!!). Sulla destra del quadro Venere, la dea dell’amore, con vicino degli amorini che usano il latte della madre per le loro frecce. In secondo piano (penso che questo non l’avrei mai visto senza l’aiuto di Michele) un satiro .

Ottavo commento
Il trionfo del poeta è evocato dalla corona di alloro che indossa e dal braccio sinistro che poggia sui libri che contengono le sue opere. I simboli presenti richiamano tutti il dominio dell'amore sensuale nel mondo, tema cos' presente nell'opera di Ovidio: gli amorini che scoccano le loro frecce di passione, due di loro che giocano a palla con il mondo, le due colombe che si scambiano effusioni e la Venere nuda, che appare stremata come dopo un amplesso. La boscaglia scura dietro al poeta, dalla cui ombra sembrano emergere figure inquietanti, demoniache, ammoniscono lo spettatore del pericolo insito nell'abbandonarsi alle passioni della carne e lo spingono a riflettere sulla necessità della ricerca della felicità spirituale (tema fondamentale delle Metamorfosi).

Nono commento
Sensazione di giocosità, tributo all’amore, con il poeta che decanta e Venere sdraiata a destra; putti che simboleggiano aspetti dell’amore: il gioco, la freccia che colpisce il cuore, l’intreccio delle relazione indicato dal putto che annoda i fili; sulla destra dietro a Venere la figura di un Satiro minaccia l’idillio dell’amore, così come il cielo che sembra suggerire una tempesta, ad indicare la caducità della felicità amorosa…

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